Stella d'Oriente. Grazia Deledda (Ilia di Saint'Ismael)

ISBN: 978-88-85790-68-1
Autrice: Grazia Deledda
Editore: CATARTICA EDIZIONI
Data di uscita: 27 ottobre 2021
Genere: Narrativa classica 
Collana Raichinas
Prezzo: 14.00 €
Nº pagine: 160
Dimensioni: 14x21 cm
Il libro
Catartica Edizioni celebra Grazia Deledda nel 150esimo anniversario dalla nascita pubblicando la versione originale – non riveduta e non corretta – del romanzo “Stella d’Oriente”, un importante punto di partenza per la scrittrice sarda. Il romanzo non rappresenta il suo esordio (che è stato, invece, il racconto “Sangue sardo” pubblicato nel 1888 sulla rivista romana l’Ultima moda), ma da un punto di vista letterario è la prima vera opera completa dell’autrice, pubblicata a puntate, tra il 3 novembre e l’8 dicembre del 1890, con lo pseudonimo Ilia di SaintIsmael, sul quotidiano L’Avvenire di Sardegna nel filone dei romanzi d’appendice. Un’opera destinata, all’epoca, a un pubblico femminile.

“Stella d’Oriente” è una storia romantica drammatica. La protagonista è Stella, un'orfanella che salva la vita a una coppia di marchesi durante una tempesta nel fiume Agri. Per riconoscenza Stella viene adottata. Da qui ha inizio una intricata storia d'amore e di terribili segreti.

Lautrice
Grazia Deledda nasce a Nuoro nel 1871. Nei suoi romanzi racconta la realtà sociale e culturale della sua terra. Esordisce giovanissima con il racconto “Sangue sardo”; tra il 1888 e il 1890 collabora con varie riviste romane, sarde e soprattutto milanesi. Nel 1890 pubblica il romanzo “Stella d’Oriente”. L’opera che dà il via alla carriera letteraria dell’autrice è “Fior di Sardegna”, del 1891, a cui seguono diverse altre, tra cui “Anime oneste”, “La via del male”, “Elias Portolu”, "Cenere”, “L’edera”. Il 10 settembre 1926 viene insignita del premio Nobel per la letteratura. Colpita dallo stesso male di cui avrebbe parlato in uno dei suoi ultimi romanzi, “La chiesa della solitudine”, Grazia Deledda muore a Roma il 15 agosto 1936, lasciando alla pubblicazione postuma la sua opera più direttamente autobiografica “Cosima, quasi Grazia”. Le spoglie della geniale scrittrice sarda sono oggi custodite nella chiesa della Solitudine, a Nuoro.

Copertina di Salvatore Palita, Studio Segno
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Stella d’Oriente
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