Autodefinitosi ‘stratega’ e ‘dottore in niente’, Guy Debord (1931-1994), tra i fondatori dell’Internazionale Lettrista, dell’Internazionale Situazionista e autore de “La società dello spettacolo”, ha irreversibilmente segnato una tappa fondamentale della critica radicale nel pensiero moderno. Afshin Kaveh cede al pubblico nostrano una monografia che, non solo smentisce una serie di errori biografici presenti in tutte le edizioni italiane a lui dedicate, ma restituisce alla figura di Debord la sua giusta carica rivoluzionaria.
L’autore
Afshin Kaveh, attivista antispecista, ecologista radicale, saggista autodidatta (seppur preferisca la definizione di ‘illetterato’), musicista attivo nella scena hardcore punk e nel movimento straight edge. Nato a Sassari nel 1994 da madre sarda e padre iraniano. Autore de “Fare di tutta l’erba un fascio. La spettacolarizzazione della droga” (Sensibili alle foglie, 2017) oltre che di articoli e contributi per diverse pubblicazioni e riviste, tra cui L’urlo della Terra, Paginauno e Punto della Situazione.
Copertina di Salvatore Palita, Studio segno